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NEOFASCISTI ATTACCANO LA MANIFESTAZIONE DEL 14 GIUGNO A LOSANNA

-15.06.24 /Tradotto da renverse.co

Il 14 giugno 2024, oltre 20.000 persone si sono riunite a Losanna per la manifestazione dello sciopero femminista. Quando il corteo si è fermato davanti a Montbenon per concludere con un momento di festa, i neofascisti si sono posizionati vicino ai/alle manifestanti, facendo saluti nazisti e lanciando petardi sulla folla. Hanno poi aggredito violentemente due persone che sono state portate in ospedale con ferite alla testa.

Due anni fa, a Losanna, una manifestazione “Giustizia per Nzoy” è stata attaccata e delle persone sono state minacciate con coltelli. Da allora, la presenza dei neofascisti in città si è fatta sentire attraverso numerose tag e ripetuti tentativi di intimidazione.

Il fatto che i fascisti si sentano abbastanza forti da attaccare le manifestazioni, in questo caso antirazziste e femministe, e che delle persone siano state ferite, richiede una reazione ancora più forte. L’Assemblea antifascista di Ginevra e l’Azione antifascista di Losanna rivolgono il loro pieno sostegno allo sciopero femminista vodese e alle due persone ferite, ed esprimono la loro solidarietà ai manifestanti che hanno allontanato gli aggressori.

Venerdì scorso, decine di migliaia di noi hanno marciato nella Svizzera francese al grido di un chiaro slogan: il femminismo è antifascismo. Questa aggressione non sminuisce la forza di ciò che è stato espresso ieri. Siamo scese in piazza il 14 giugno e intendiamo continuare a farlo.

Siamo tuttx antifascistx!

P.S

1) Lo stesso giorno, a Ginevra, un gruppo di TERF [1] è stato cacciato dal Parc des Bastions dal servizio di sicurezza della Grève Féministe dopo aver distribuito volantini e incollato adesivi transfobici su carri e striscioni. La reazione rapida e decisa della SO ha permesso di allontanarli senza interrompere la manifestazione.

2) La destra e i media hanno un debole per gli argomenti che creano polemica, così il 14 giugno, la trasmissione RTS delle 19:30 ha affrontato il tema della “convergenza delle lotte” e si è preoccupata di una possibile “divisione delle donne” intorno alla questione palestinese. Il programma si conclude con un’intervista a una donna che dice di non essere andata alla manifestazione per via ”dell’enfasi sulla Palestina”. Buon per lei, ma ci si chiede a cosa serva trasmettere questo tipo di discorso su RTS, se non a tentare di mettere in crisi un movimento che da tempo ha preso una posizione chiara sull’argomento.

1] TERF=Trans Exclusionary Radical Feminist: si riferisce a donne che invocano un presunto femminismo radicale come giustificazione per le loro posizioni reazionarie anti-trans.