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COMUNICATO: ”FACCIAMOCI SPAZIO”

05/06/23

FACCIAMOCI SPAZIO

Non uno solo, ma 10, 100, 1000 spazi fuori dalle logiche commerciali, conquistati con 10, 100, 1000 metodi e che possano dar vita a un movimento più allargato, solidale e dal basso anche in Ticino.
L’Assemblea Popolare, costituitasi – a due anni dall’assurdo sgombero e dalla distruzione di parte dell’Ex-Macello – attraverso incontri partecipati e diventati luoghi di scambio condiviso su temi quali la necessità di spazi di espressione, di libertà, di solidarietà e di resistenza, ha elaborato questo comunicato con la partecipazione attiva e gli spunti collettivi di diverse realtà che si sono spontaneamente incontrate per analizzare insieme possibili percorsi di cambiamento nella vita sociale, politica e culturale del territorio, facendo confluire i desideri, i bisogni, le forze e le rivendicazioni che esse hanno in comune.
Crediamo nella valorizzazione delle possibili differenze come punti di forza. Nella capacità di coesistere e sostenersi reciprocamente senza cadere nella narrativa del facile racconto dei “buoni” e dei “cattivi” propinatoci dalla politica istituzionale. Quella stessa politica che si dice pronta ad accogliere la cultura, solo se svolta in forma apolitica! Ma noi al contrario crediamo che attraverso l’espressione di varie forme di autodeterminazione, di cittadinanza attiva, di autogestione e di associazionismo, la collettività si muova dando una visione fortemente politica di come si immagina la società.
L’Assemblea Popolare dopo svariati incontri ha cominciato a raccogliere una serie di necessità collettive, che ha intenzione di rivendicare attraverso azioni comuni. Per cominciare vogliamo concentraci sull’ingrediente principale che lega le varie differenti realtà, ovvero il bisogno di “spazi altri” in cui esprimersi, creare, sostenersi, accogliere, riflettere e condividere.
Spazi gestiti e vissuti con altri tempi, percorrenze e modalità.
Ad oggi mancano spazi di aggregazione e di creazione. Spazi in cui promuovere politica, socialità e cultura. Mancano spazi degni e accoglienti per persone migranti. Mancano spazi liberi per artisti e per laboratori musicali. Mancano spazi per coltivare la terra. Mancano spazi per cooperative e lavori autogestiti. Mancano spazi sicuri e liberi per dissidenze di genere, persone queer e persone trans. Mancano scuole e asili autogestiti. Mancano biblioteche popolari a prestito gratuito. Teatri e spiagge libere. Mancano piste ciclabili, lavanderie pubbliche, dormitori gratuiti accessibili a tuttx, con o senza documenti. Mancano mense popolari, sportelli medici di assistenza sanitaria e di riparazione dei traumi. Mancano piazze come luogo di aggregazione e gioco. Mancano parchi e luoghi accessibili in ogni momento.
Mentre per assurdo, alla luce di queste mancanze, quel che accade intorno a noi è la continua distruzione degli ultimi, residui luoghi d’incontro, dove si respira ancora un poco d’aria libera dall’imperante consumismo e dall’instancabile investimento pubblico a favore di faraonici progetti esclusivi. Facciamo riferimento a piazza Molino Nuovo, storico luogo di ritrovo per moltissime persone, in procinto di essere sventrata dall’ennesima operazione di gentrificazione, al Polo Sportivo e degli Eventi a Cornaredo, con un investimento pubblico senza eguali di 167 mio.CHF, al progetto Matrix (26.5 mio.CHF) negli – ormai distrutti – spazi del Centro Sociale il Molino, alla “nuova Cittadella della Musica” (22 mio.CHF) negli attuali spazi della radio di Besso, assegnata ai promotori di una sola musica, quella “colta” e di conservazione.
Quel che accade attorno a noi ci risulta essere esattamente l’opposto di quello che la comunità richiede e vorrebbe. Ovvero:
spazi in cui le relazioni umane non siano mediate dal denaro o dalle autorità. Relazioni che possano confluire nella spontaneità e nella bellezza del “non commerciabile” e del “non controllabile”. Spazi in cui l’accoglienza – intesa come apertura all’alterità e quindi come possibilità di crescita – ridiventi parte fondamentale del vivere collettivo. La necessità di questo tipo di spazi ci risulta fondamentale per la nostra quotidianità, come gesto di salute pubblica, per un buen vivir collettivo; per la comunità tutta.
Luoghi per dar vita a questo tipo di spazi ci sono, sono vuoti e inutilizzati, vanno semplicemente ripresi, riassegnati, rioccupati e abitati collettivamente, individualmente, socialmente, culturalmente e politicamente. E per farlo, piuttosto che adottare il principio della delega, riteniamo utile agire tramite l’autodeterminazione, il coinvolgimento e la coesione.

L’Assemblea Popolare, invita la popolazione, i collettivi e le associazioni a partecipare al CORTEO POPOLARE, che avrà luogo sabato 10 giugno 2023 a Lugano.

Se sei interessatx a partecipare attivamente al corteo con una proposta scrivici a: assembleapopolare@riseup.net
Assemblea Popolare

Se vuoi aderire al comunicato scrivi alla email indicata qui sopra entro domenica sera, poi verrà emanato un comunicato stampa con le varie adesioni. Ad ora, sostengono il comunicato stampa (in ordine alfabetico):
Aura Collective
Associazione MeTeOra
Associazione UHT – Compagnia di Teatro Forum
Associazione Vivensia- diffondendo AgroEcopedagogia
Campo Climatico Ticino
Ciclofficina Miao Lugano
Collettivo Mæmmæ
Collettivo Zapatista Lugano
Collettivo R-esistiamo
Critical Mass Ticino
eXtinction Rebellion Ticino
G.A.S.O.
Germoglio CSA (Comunità che Sostiene l’Agricoltura)
Giullari di Gulliver
Jamaican Ciass
Mæmmæ Collective
PLIM creazioni
SOA Molino