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FRONTEX: 20 ANNI DI VIOLEZIONI DEI DIRITTI UMANI

– Tradotto da Contre-Attaque et Autonomie

FRONTEX: 20 ANNI DI VIOLEZIONI DEI DIRITTI UMANI

Tecnologie di sorveglianza, naufragi, espulsioni di massa, cooperazione con Israele

Frontex sta per “Frontiere esterne”: rappresenta l’Agenzia europea della guardia di frontiera e costiera che “assiste” i Paesi europei nella “gestione, controllo e sicurezza delle frontiere”. Il 26 ottobre questa organizzazione compirà 20 anni.

Frontex è uno strumento al servizio dei Paesi europei che dispone di un budget smodato (845 milioni di euro nel 2023).

L’obiettivo è rafforzare le politiche repressive e ultra-securitarie avvalendosi di un’artiglieria colossale: droni, radar, satelliti, sorveglianza termografica, controlli biometrici, cannoni sonori, ecc. E l’agenzia europea non ha intenzione di fermarsi qui in termini di attrezzature. Quest’estate sono state indette gare d’appalto per un valore di 400 milioni di euro per l’acquisto di attrezzature volte a “migliorare l’individuazione delle imbarcazioni nel Mar Mediterraneo e combattere più efficacemente l’immigrazione clandestina”.

Al di là dell’ esorbitante budget stanziato per questa agenzia, il lavoro degli agenti di Frontex mette a repentaglio la vita delle persone. Per questo anniversario, il collettivo Abolish Frontex vuole concentrarsi sulle vite e non sulle candele, proponendo 20 ragioni per abolire Frontex. Le riportiamo tradotte di seguito:

  • 29.442 persone sono annegate nel Mediterraneo dal 2014.
  • Frontex comunica la posizione delle imbarcazioni con a bordo persone migranti alle milizie libiche, che rapiscono la gente in mare e la costringono in campi di tortura.
  • Frontex ha coordinato l’espulsione di oltre 104.000 persone dal 2006.
  • Frontex ha coordinato voli di deportazione durante i quali le persone sono state torturate.
  • Frontex è complice nell’ esternalizzazione del controllo delle frontiere ai Paesi del continente africano, ad esempio attraverso la rete Africa-Frontex Intelligence Community, i cui membri includono più di 30 Stati africani.
  • Frontex ha reclutato un esercito di guardie di frontiera in grado di possedere e utilizzare pistole, e mira ad assicurarne 10.000 entro il 2027.
  • Frontex è complice di ”push-back” (respingimenti) illegali e pericolosi, un metodo che consiste nel respingere con la forza imbarcazioni dalla Grecia alla Turchia, con il rischio di farle capovolgere. Dal 2020, si sono verificati più di 2.000 incidenti di questo tipo.
  • Frontex ha collaborato con le guardie di frontiera nazionali in Ungheria, Bulgaria e Grecia, che hanno spruzzato pepe e picchiato le persone con bastoni di notte e le hanno inseguite nelle foreste con i cani.
  • Frontex intrattiene legami sempre più stretti con l’industria delle armi e della sicurezza. Partecipa di frequente a riunioni di lobbying dell’industria e utilizza il proprio crescente budget per l’acquisto di attrezzature.
  • Frontex facilita l’acquisto da parte dei Paesi dell’UE di tecnologie e prodotti finalizzati alla sorveglianza e al controllo delle frontiere, agendo come intermediario tra gli Stati membri e le aziende del settore della difesa e della sicurezza.
  • Nei suoi rapporti di analisi del “rischio”, Frontex dipinge l’immigrazione come una minaccia da fermare e contenere, piuttosto che come un processo naturale da agevolare.
  • Frontex e l’agenzia UE-Lisa gestiscono un’infrastruttura di controllo delle frontiere basata sulla biometria. Si tratta di database interoperativi di immigrazione e polizia che violano la privacy e i diritti umani, come il diritto di chiedere asilo.
  • Frontex sta svolgendo un ruolo di crescente importanza nello stimolare il finanziamento della ricerca per le nuove tecnologie di sicurezza e controllo delle frontiere, comprese le controverse applicazioni dell’IA, in collaborazione con le università e il settore privato.
  • Frontex ha firmato contratti multimilionari con le aziende israeliane Elbit e IAI per i voli di sorveglianza sul Mediterraneo. Utilizza droni che sono stati presentati come “collaudati in combattimento” dopo essere stati usati contro le persone palestinesi.
  • Frontex, in coordinamento con la Commissione europea, può obbligare gli Stati membri dell’UE a rafforzare le loro capacità e pratiche di sicurezza e controllo delle frontiere.
  • Frontex ha approfittato della guerra in Ucraina per estendere la sua area operativa alla Moldavia, dove prende ed ha preso di mira le persone migranti con il pretesto (iniziale) di aiutare lx rifugiatx a fuggire dall’Ucraina, e si sta preparando per operazioni future su tale territorio.
  • Frontex ha firmato un accordo di cooperazione con il Regno Unito nonostante le sue politiche migratorie disumane, che hanno visto raddoppiare il numero di persone annegate nel 2022.
  • Frontex non è stato in grado di salvare le vite di oltre 600 persone annegate nel mare di Pylos nel giugno 2023.
  • Frontex ignora intenzionalmente le violazioni dei diritti umani commesse dalle guardie di frontiera bulgare, come sparare alle persone migranti, rubare i loro effetti personali, costringerle a spogliarsi e tornare a nuoto in Turchia.
  • Frontex è un attore chiave del regime di frontiera dell’UE, che si è reso responsabile della morte di oltre 60.620 persone dal 1993.

Va aggiunto che l’ex direttore di Frontex è un uomo francese: Fabrice Leggeri, che ora è un membro di estrema destra del Parlamento europeo ed è oggetto di una denuncia per complicità in crimini contro l’umanità. In breve, Frontex uccide, espelle e dà la caccia alle persone migranti su terra e in mare, e partecipa a crimini contro l’umanità – detenzioni arbitrarie, omicidi, torture, complicità in stupri, ecc. Frontex non dovrebbe esistere e i Paesi europei dovrebbero implementare delle politiche di accoglienza: sono indubbiamente in grado di farlo.

A titolo di promemoria: nel 2022, quando la Russia dichiarò guerra all’Ucraina, un’ondata senza precedenti di esuli ucrainx fu accolta dignitosamente, rapidamente e senza condizioni in tutta l’Unione Europea, compresi più di 65.538 ucrainx in Francia. I discorsi fuorvianti che giustificavano l’impossibilità di accogliere “tutta la miseria del mondo” vennero meno. Questo spauracchio costantemente agitato dall’estrema destra non rappresenta del resto il vero problema: il guaio sta nelle politiche che hanno trasformato lx esuli extraeuropei in nemicx.

Questa discriminazione permette di designare un capro espiatorio responsabile di tutti i mali e contro cui intervenire. L’ intensificarsi della retorica razzista sui media e nell’arena politica testimonia la necessità da parte di chi detiene il potere di distogliere l’attenzione e di impedire una riflessione più complessa sullo spazio riservato all’umanità nella nostra società.

Dobbiamo porre fine a queste politiche xenofobe, razziste e disumane, che attribuiscono ad alcune vite un valore inferiore ad altre. È stata lanciata una campagna d’azione per la settimana dal 30 settembre al 6 ottobre. Abolish Frontex propone di inviare una cartolina alla sede centrale di Frontex in Polonia. Si invitano inoltre singoli e gruppi a organizzarsi per combattere e denunciare questo regime di frontiera assassino dell’UE.