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POLIZIA FASCISTA

  • 31 agosto 2025
  • TRDOTTO DA RENVERSE.CO

Polizia fascista

Domenica mattina, Marvin, un ragazzo minorenne razializzato, è morto mentre fuggiva dalla polizia in scooter. Dal 2016, è la settima persona uccisa dalla polizia nel canton Vaud. Come sempre, gli agenti hanno mentito per cercare di criminalizzare la loro vittima. Questa volta hanno affermato che Marvin stava guidando contro mano, prima di rettificare la loro posizione [1]. Nel 2021 avevano già mentito spiegando di aver soccorso immediatamente Nzoy dopo averlo riempito di proiettili. Le loro versioni sono sistematicamente smentite dalle immagini. La polizia ha anche dichiarato di essere stata minacciata con un coltello, cosa che è stata contraddetta da prove concrete contenute nel rapporto di Border Forensics [2].

Le persone vittime di razzismo, in particolare gli uomini in condizioni di precarietà, sono in pericolo quando hanno a che fare con la polizia. Soprattutto quando quest’ultima è infestata da membri con idee politiche razziste che li considerano nemici indesiderabili. Né i loro colleghi né l’istituzione li denunciano, al contrario, li proteggono [3]. Come potrebbero queste persone reagire diversamente dalla fuga quando incontrano dei poliziotti nel cuore della notte?

Dopo le rivolte di un centinaio di giovani domenica sera, le dichiarazioni del sindaco di Losanna, che ha invitato alla calma e al dialogo, sono di una ipocrisia intollerabile. Come può lo Stato esigere calma e dialogo quando non viene presa alcuna misura contro i poliziotti coinvolti in questi omicidi e non viene condotta alcuna indagine trasparente ed esaustiva? La calma non è uno scenario plausibile quando i familiari delle vittime e i collettivi antirazzisti subiscono da anni il disprezzo delle autorità e delle istituzioni.

Dietro queste violenze poliziesche e queste bugie si nasconde un progetto autoritario che mira a rendere tollerabile l’orrore. L’obiettivo è quello di avere una popolazione docile e timorosa che subisca le violenze della polizia senza battere ciglio. Una popolazione pronta a credere alle bugie del braccio armato dello Stato che pretende di proteggerla.

Non essere scandalizzati dalle morti causate dalla polizia, trovarle tanto più accettabili se la persona ha commesso un reato, giustificare gli atti mortali dei poliziotti: è un passo verso il fascismo.

L’ascesa globale dell’estrema destra e la sua normalizzazione si basano su un aumento della violenza razzista e sulla sua banalizzazione. Essa si nutre della costruzione di un pericoloso “nemico interno” che capirebbe solo il linguaggio della violenza. Promette sicurezza e ordine mentre scatena i suoi cani da guardia contro le persone svantaggiate. Contro i bambini.

Ma ora basta. Non dimentichiamo, non tolleriamo. Rispondiamo nelle strade. Pas de justice, pas de paix. Marvin rest in power.

Rimanete informati sulle mobilitazioni!