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7 MARZO LUGANO – NO ALLA FINE DEI FINANZIAMENTI ALL’UNRWA!

NO ALLA COMPLICITÀ DELLA SVIZZERA CON IL GENOCIDIO IN PALESTINA!
NO ALLA FINE DEI FINANZIAMENTI ALL’UNRWA!

Il governo svizzero pretende di essere “neutrale”, ma nella realtà dei fatti sostiene Israele e le sue politiche di apartheid e genocidio contro il popolo palestinese. Dopo un anno e mezzo di bombardamenti e 70 mila morti, nella Striscia di Gaza tutto è stato distrutto: ospedali, scuole, strade e abitazioni. L’esercito di occupazione israeliano blocca gli aiuti umanitari ed usa la fame come arma di guerra, calpestando il diritto internazionale.

Di fronte a tutto ciò, cosa si appresta a fare il governo svizzero? Tagliare i fondi all’agenzia UNRWA (20 milioni all’anno). Cos’è? È l’agenzia ONU che da 75 anni gestisce l’istruzione, l’assistenza sanitaria, i servizi sociali e gli aiuti di emergenza per gli oltre cinque milioni di rifugiat* palestinesi in Palestina, Giordania, Libano e Siria.

Nel frattempo, la Confederazione compra armamenti dall’esercito israeliano, come i droni (difettosi) della Elbit System (per 298 milioni di franchi)…
Fare affari con uno stato come Israele, e al contempo tagliare i fondi agli aiuti destinati alla popolazione civile palestinese colpita dai suoi massacri, non solo è aberrante e assurdo, ma significa schierarsi apertamente dalla parte di un Stato denunciato dalla Corte Internazionale di Giustizia per possibili violazioni della Convenzione sul genocidio e per l’occupazione illegale dei territori palestinesi.

Con la cessazione degli aiuti all’UNRWA, il governo svizzero si renderebbe ufficialmente complice non solo del genocidio del popolo palestinese, ma anche della cancellazione del diritto al ritorno dei/delle rifugiat* palestinesi cacciat* dalle loro terre dal colonialismo israeliano. Per questo motivo ribadiamo:

– Stop ai tagli e ripristino immediato dei finanziamenti all’UNRWA.
– Boicottaggio militare, culturale, accademico ed economico dello Stato di Israele.
– Autodeterminazione, fine dell’apartheid e diritto al ritorno per i/le rifugiat* palestinesi.
– Rispetto dei termini del cessate il fuoco da parte di Israele (che lo ha violato a più riprese).
– Solidarietà con la Resistenza e i/le prigionier* palestines*.

CUSP (Coordinamento Unitario a Sostegno della Palestina)