Backgroound Image

STOP AL SACCHEGGIO : APPELLO E MOBILITAZIONE

STOP PILLAGE: Manifestazione e contro-vertice

Il 6 e 7 aprile 2024 Stop-Pillage (Stop al saccheggio) porterà le sue rivendicazioni in diversi eventi volti a denunciare lo sfruttamento sistematico delle risorse naturali nei Paesi del Sud globale.

Stop-Pillage è una coalizione composta da diverse organizzazioni, gruppi e individui. Ci opponiamo al sistema di appropriazione delle ricchezze del Sud da parte del Nord e alle sue disastrose conseguenze umane e ambientali.

Ogni anno, il Financial Times Commodities Global Summit riunisce i capi delle maggiori società commerciali ed i rappresentanti del mondo finanziario e bancario al Beau-Rivage Palace di Losanna.

Condanniamo con fermezza questo vertice, simbolo della politica imperialista dei dirigenti delle più grandi aziende svizzere, che beneficiano della complicità delle autorità politiche.

Stop-Pillage porterà le sue rivendicazioni in vari eventi, tra cui un contro-vertice e una manifestazione il 6 e 7 aprile 2024, per denunciare lo sfruttamento sistematico delle risorse naturali nei Paesi del Sud globale, il trattamento razzista e disumano delle popolazioni indigene e le ripercussioni ecologiche sulle loro terre. Durante l’incontro dei traders, ci uniremo in una mobilitazione di strada per manifestare la nostra opposizione alle multinazionali complici dell’estrattivismo, e per affermare il nostro sostegno ai popoli che lottano contro l’imperialismo e il capitalismo globalizzato, simboleggiati dalle multinazionali del commercio.

La Svizzera costituisce un polo centrale di questo mercato: circa il 70% dell’oro, il 50% del grano, il 40% del carbone e il 35% del petrolio a livello mondiale sono commercializzati da società con sede in Svizzera. Negli ultimi anni, i profitti generati dal trading di materie prime sono letteralmente esplosi grazie alle crisi geopolitiche, sanitarie, energetiche e ambientali. La pandemia globale, l’invasione russa dell’Ucraina e l’inflazione stanno creando grandi perturbazioni sul mercato internazionale. Le popolazioni di tutto il mondo stanno sopportando il peso dell’aumento dei prezzi, di cui gli speculatori sono in parte responsabili. I commercianti e gli azionisti – complici di disastri sociali e ambientali – ne traggono profitto. Ad esempio, la multinazionale Glencore, con sede a Zugo, ha visto decuplicare i propri profitti tra il 2021 e il 2022, passando da 1,2 a 12 miliardi di dollari.

Le “opportunità” aperte da queste crisi sono proprio il tema del 13° Summit internazionale del commercio delle materie prime, in programma dall’8 al 10 aprile 2024 al Beau-Rivage Palace di Losanna. L’ubicazione è tutt’altro che casuale. Infatti, le società di trading con sede in Svizzera occupano il primo posto nel mondo per quanto riguarda il commercio di materie prime. Gestiscono e controllano a distanza gli scambi di prodotti agricoli, minerari e petroliferi. In questo modo, le merci scambiate non devono toccare il suolo svizzero.

Il nostro stile di vita al Nord si basa sullo sfruttamento del Sud, e priva le popolazioni locali del loro reddito e della gestione delle loro risorse naturali. L’importanza del settore del commercio in Svizzera deriva dai numerosi vantaggi di cui godono le aziende nel paradiso fiscale elvetico, tra cui tasse molto basse, scarsa regolamentazione, una notevole opacità, una piazza finanziaria di spicco e la cosiddetta neutralità.

Gli speculatori guadagnano miliardi sulle spalle dei popoli. Tuttx in strada contro l’imperialismo svizzero!

Tradotto da Renverse.co

A seguire il programma della mobilitazione: