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CHI SONO I LUPI GRIGI?

Articolo del 28.03.24

CHI SONO I LUPI GRIGI? 

Negli ultimi giorni, in diversi paesi europei, si sono verificati una serie di attacchi perpetrati dai fascisti turchi nei confronti dei curdi. La maggior parte degli autori di queste aggressioni rivendica di appartenere ai Lupi Grigi.

Ma chi sono realmente?

I Lupi Grigi costituiscono la principale sezione violenta del fascismo turco. Conosciuti in Turchia come ‘’Bozkurtlar’’ o con il nome ufficiale di ”idealisti” (ülku Ocaklari), questo movimento è stato originariamente creato negli anni ’30 con l’intento di diffondere l’ideologia del panturchismo. Successivamente è confluito nel “Partito d’Azione Nazionale” (MHP), partito fascista fondato nel 1969 da Alparslan Türkeş (un uomo addestrato in strategie di contro-insurrezione negli Stati Uniti).

Sebbene siano spesso descritti come “l’ala giovanile” del partito, i Lupi Grigi ne costituiscono in realtà il braccio armato.

Negli anni ’70, divennero un pilastro nella lotta anticomunista e ricevettero sostegno, addestramento e finanziamenti dalla CIA e dalle operazioni “stay-behind” della NATO (nota come “Gladio turca”).

La loro modalità di azione privilegiata consiste in omicidi politici e atti di violenza. Un esempio eclatante è avvenuto nel 1981, quando un nazionalista turco affiliato ai Lupi Grigi ha sparato a Papa Giovanni Paolo II a Roma.

Fondamentalmente razzisti e nazionalisti, i Lupi Grigi nutrono odio verso tutte le minoranze etniche della Turchia (curdi, armeni, greci) e le loro idee sono caratterizzate da un forte antisemitismo e antialevismo. Nel 1978, hanno compiuto il massacro di Maras.

Il simbolismo animale da loro utilizzato trae origine da una tradizione mitica secondo la quale i lupi guidavano le tribù nomadi turche attraverso le steppe e le valli dell’Asia centrale. I Lupi Grigi promuovono l’idea di un impero che si estenda dai Balcani alla Siberia, unendo tutti i popoli turcofoni sotto un’unica identità basata su sangue, razza e lingua.

Essi sono riconoscibili grazie ad alcuni simboli: la testa di lupo, le tre mezzelune (simbolo ottomano riprodotto anche con le due sopracciglia e i baffi), l’emoji del lupo nei nickname dei social network, gli insulti a sfondo sessista e le bandiere turche messe in sequenza.

Nel 1978 la loro sede europea, la “Confederazione turca d’Europa”, si è stabilita a Francoforte, insieme all’edizione europea del loro giornale (“Türkiye”) e alla loro omonima casa editrice. Tra il 1980 e il 1990, contavano quasi 1.700 filiali in tutto il mondo, con circa 200.000 membri attivi e quasi un milione di simpatizzanti.

È tra questi militanti fascisti che il servizio segreto turco (MIT) recluta i suoi agenti. Ad esempio, colui che ha ucciso Sakine Cansiz, Leyla Seylemez e Fidan Dogan a Parigi nel 2013, era un membro attivo dell’organizzazione.

Le attività e le connessioni politiche dei Lupi grigi si estendono in tutta Europa e poggiano su sedi locali, come abbiamo potuto osservare questa settimana con l’apparizione nella TV turca di Yasin Gül, vicesindaco di Heusden-Zolder, ovvero la città belga dove una famiglia curda è stata minacciata da un ordine di fascisti turchi. Gül, fino a poco tempo fa membro del Partito cristiano-democratico fiammingo, ha colpevolizzato le vittime curde, accusandole per aver esibito i colori del Kurdistan durante i festeggiamenti per il nuovo anno.

In Belgio, fino al 2020, il Partito socialista annoverava tra le sue fila un membro che – prima di essere finalmente espulso dal partito a causa della sua evidente vicinanza all’organizzazione fascista – ha ricoperto le cariche di segretario di Stato per la regione di Bruxelles, di sindaco di Saint-Josse-ten-Noode e infine di deputato federale. Nel 2016, Mehmet Kaplan, il ministro svedese dell’edilizia abitativa del partito dei verdi, ha partecipato ad un ricevimento al fianco di alcuni esponenti di rilievo dei Lupi Grigi. Anche in Germania esistono numerosi legami tra i rappresentanti politici e questa organizzazione in particolare per quanto riguarda la collaborazione tra i nazionalisti turchi e l’Unione Cristiano Democratica. In Francia, nel 2020, il governo ha sciolto l’organizzazione a causa delle incursioni nelle città di Vienne e Decines – abitate da un’importante comunità armena – nel contesto della guerra tra Armenia e Azerbaigian. Il tutto, al grido di “dove siete, armeni?”, unito a qualche minaccia di morte. Nel 2021 hanno invece preso di mira la Maison de la Mésopotamie a Lione.

In quanto internazionalisti e antifascisti, è imperativo agire in solidarietà con le comunità direttamente bersagliate dai Lupi Grigi e combatterli, denunciando i loro legami con lo Stato fascista turco e il loro insediamento in Europa in qualità di braccio armato e strumento politico del fascismo turco.

Tradotto da IG: reseu_serhildan_