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21 GIUNGO – MARCIONA

SITO WEB: https://marciona.noblogs.org/

MARCIONA2020 

Cos’è la Marciona? Marciona è una rete composta dcollettive e da individue; è un insieme di movimenti trasfemministi e queer non normalizzati e non estetizzati; siamo soggettività che rifiutano di farsi incorporare in un processo di cambiamento senza una vera traNsformazione sociale. Siamo le zoccole dure, siamo le frocie nuove. Siamo marce, non merce.

maggio 2020, Milano raccoglie il testimone di New York 2019 e al grido di “MilanLovesYou!” il palcoscenico per la 37ª edizione della convention annuale dell’International Gay & Lesbian Travel Association.

Marciona vuole riprendersi le strade, le piazze e i dibattiti per ricordare a tuttx che la “lotta per i diritti” esclude più spesso che includere. Marciona nasce a Milano, città che si propone come avanguardia di apertura, ma che in realtà, come nel peggio del mondo capitalista, si apre solo a chi se la può permettere. Marciona lotta per il diritto alla città, per il diritto alla salute sessuale, per il diritto all’autodeterminazione dei corpi. Marciona cammina a testa alta per le strade, per riprendersi il diritto di essere promiscua, per fare sesso libero, sicuro e consapevole, per decidere del proprio corpo – per avere la possibilità di abitare la città, affinché non diventi un paradiso fiscale di seconde case affittate al turismo ricco, per corpi conformi ai peggiori stereotipi della pubblicità, danzanti a Tel Aviv o a Città del Capo mentre attorno a loro si discrimina, si esclude, si scaccia, si invade, si uccide.

Marciona è queer, e si rivendica la propria identità transfemminista e stransessualeMarciona siamo noi e i nostri corpi, e non vogliamo diventare né ispirazione né modello per la prossima operazione di marketing che vorrà rivenderci a caro prezzo le nostre stesse vite. Siamo belle perché libere, e ci difendiamo il diritto di amare le nostre relazioni e le nostre persone, anche e soprattutto quando facciamo cose che Netsux non ci farà vedere, anche quando siamo in tutto e per tutto diverse dagli eterocis. No, non siamo normali, non siamo come lx etero, non siamo bravx ragazzx. E non possiamo esserlo, perché non ci interessa essere decorose secondo lo stesso senso del decoro che ci caccia via dai nostri quartieri, per aprire l’ennesimo baretto fighetto che ci rivende a 20 euro un coctelino di merda.

Marciona è nata per aprire uno spazio di riflessione, per iniziare la costruzione di un’alternativa al “palcoscenico mondiale” milanese di Maggio 2020. Perché una Milano che ci amasse davvero non si renderebbe soffocante, costosa e inaccesibile mentre botteghe, amministrazione e polizia ci sussurrano MilanLovesYou. Abbiamo cominciato a immaginare e pensare assieme una Marciona frocissima: attraverso tavoli tematici, assemblee, laboratori e momenti dedicati al piacere ci stiamo prendendo cura l’una dell’altra. Con Marciona stiamo creando sempre più spazi queer – anzi, spazie frocie sicure e possibili, libere e invendibili, lontane dalle logiche capitaliste dell’autopromozione dello sfruttamento.

Marciona vuole essere parte di un processo politico di condivisione che si è reso possibile con Non Una Di Meno e col dialogo all’ interno di collettive transfemministe queer a Milano e oltre Milano. Insieme abbiamo costruito e continuiamo a costruire affetti, legamilinguaggi che ci arricchiscono e ci danno forza; abbiamo riacceso la nostra rabbia, ridefinito tempi e scelte. 

Favolosità, anomaliette tutte, crepette alla Norma – Marciona vi ama, Marciona vi chiama! È il momento di occupare le strade, di contrastare i discorsi e le tecnologie di produzione della normalità, è il momento di ribadire che il “per bene” e il decoro sono complici delle forze più violente del capitalismo estrattivo, colonialista e distruttivo di questi decenni. Questa chiamata vuole essere ampia, disordinata ma puntuale, un segno contro le derive omonazionalistiche e omonormative che riproducono processi di marginalizzazione dei soggetti meno assimilabili. La nostra prospettiva è nell’abietto. Rivendichiamo modi di vita, forme di sessualità e legami affettivi scandalosi, non abbiamo nessuna intenzione di conquistare una qualche normalità per essere accettat*. Non vogliamo essere addomesticatx, lottiamo contro le identità e le etichette che ci ingabbiano in una società di oppressx ed oppressorx. Una  difficile pratica di de-identificazione continua è la nostra strategia di resistenza. Non vogliamo essere docili né lavorator* subordinat* e sposat*/ sistemat* in case sempre più simili ad angusti armadi: siamo contro il regime di universalizzazione delle identità, siamo soggette* in movimento.

Mentre c’è chi ancora ci colloca e/o ci costringe fuori o dentro un armadio, qui e ora È ARRIVATO IL MOMENTO DI DARE FUOCO ALL’ARMADIO.